mercoledì 16 novembre 2022

Recensioni





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RECENSIONI:




  • MIA E' LA VENDETTA 

    Recensito in Italia il 28 aprile 2025
    Formato: Formato Kindle
    🐍Un'ombra sottile serpeggia, lasciando dietro di sé il veleno invisibile della sua malvagità.

    🌑Si plasma e si muta, in forme inconsuete e ingannevolmente comuni.

    S'insinua così profondamente, da essere un sussurro inquieto nelle pieghe distratte della vita quotidiana.

    🔪Ecco la mafia, e la malavita in generale, raccontata da Romano Greco nel suo nuovo libro "Mia è la vendetta", prosecuzione di "Odio".

    💥Si riconferma una penna d'eccellenza, capace di cesellare colpi di scena dosati con maestria — mai ridondanti, mai prevedibili.

    🧩Le dinamiche, inizialmente sparse come frammenti di un mosaico spezzato, si intrecciano via via in un perfetto telaio della mente, dove ogni nodo, ogni viluppo, diventa parte di un disegno avvicente.

    ✈️Un viaggio narrativo che intriga anche chi, forse, non predilige questo genere, ma non può che abbandonarsi al piacere della lettura.

    Sirio, il criminologo protagonista, vi rimarrà impresso per molto tempo 🤍

    Ringrazio ancora Romano Greco per questa splendida lettura!
    Immagine cliente





  • CHI MUORE SI SALVA

    Recensito in Italia il 14 settembre 2023
    Formato: Formato KindleAcquisto verificato
    "Chi muore si salva" di Romano Greco è un intrigante romanzo giallo con elementi di azione, avventura e spy story. La trama, incentrata su Marianna, un giovane magistrato alle prese con un caso apparentemente semplice che si trasforma in un mistero complesso, promette di tenere il lettore incollato alle pagine.
    La scoperta di dettagli sospetti legati alla morte di un motociclista, unita al coinvolgimento passato di Marianna con la vittima, aggiunge una dimensione personale e emotiva alla storia. La presenza di Sirio, il criminologo e amico di Marianna, che la aiuta a scoprire la verità, promette di portare ulteriori elementi intriganti alla trama.
    Marianna ricorda Marco, il motociclista, come invischiato nella malavita, ma ora c'è molto di più dietro alla sua misteriosa morte di cui non resta traccia alcuna.
    L'indagine porterà a sviluppi inaspettati e a scoperte strabilianti.
    In generale, il romanzo offre una combinazione di mistero, suspense e relazioni personali che rendono la lettura avvincente.
    Lo stile di scrittura di Greco è coerente al genere "avventura e azione" e imprime dinamicità alla storia.
    Consigliatissimo










  • Recensito in Italia il 6 gennaio 2025
  • VIOLENZA PRIVATA  - Romanzo

    Ultima avventura del criminologo col naso da pugile, Romano Greco torna a coinvolgere con le sue storie tutte italiane.
    Stavolta ci muoviamo tra Forlì, Bologna e Roma alla ricerca dell'autore del brutale omicidio di Krizia Hoxola, ma anche - sarebbe questo il vero compito di Sirio, se per una volta seguisse le direttive ricevute - alla ricerca di un parente cui affidare la figlia della donna dopo l'assassinio.

    Il criminologo, da sempre portato a seguire la strada più breve per raggiungere il risultato, avrà un ruolo chiave non solo per il futuro della piccola Lisetta, ma anche per assicurare chi l'ha resa orfana alla giustizia.

    Ciò che ho apprezzato, oltre alla storia in sé, è la rappresentazione dell'Italia nei suoi aspetti più provinciali, nel bene e nel male. C'è il politico ricco con il figlio viziatissimo che ha tutto e crede di essere il padrone del mondo, tollerato perché "è l'età, sono ragazzi, ero anch'io così"; c'è quello meno fortunato e invidioso, che vuole avere tutto e subito, pronto a ricorrere a ogni mezzo per ottenerlo; c'è la rigida burocrazia e ci sono i sotterfugi per aggirarla; c'è la disponibilità verso gli altri, il buon cuore nel dare una mano e nel cercare di aiutare il prossimo. Alcune figure possono, per questo motivo, apparire un po' stereotipate, ma è anche ciò che le rende realistiche.

    Una lettura davvero piacevole, non vedevo l'ora di ritrovare Sirio!
    Immagine cliente
  • ormato: Copertina flessibile

> Pubblicata su Instagram il  22 marzo 2025 da Rosy - Ilgiardinosegretodeilibri.

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Salve readers ❣️ oggi vi parlo di questo bel thriller di @romanogrecoautor che ringrazio per la copia ✨
🌟Trama:
Sirio e Gilda avevano avuto una relazione, qualche tempo prima, quando lei frequentava il primo anno di Scienze Criminologiche; una relazione breve ma incandescente.
“Il nonno ha tentato il suicidio. Ha lasciato un biglietto, ho ucciso l’uomo sbagliato,” disse Gilda.
I neuroni nella testa di Sirio ebbero un’accelerazione.
“Senti Sirio, mia madre lo ha tenuto nascosto, non vuole ufficializzare questa faccenda… polizia, giudici, interrogatori… Vorrebbe che tu accertassi come stanno veramente le cose, prima di prendere una decisione qualsiasi.”
I neuroni accelerarono a Mach 1, la velocità del suono.
“Te la senti?”
Sirio non ebbe bisogno di starci a pensare: “Subito è troppo presto?”
💐 Recensione:
La memoria della carta è una raccolta di 5 racconti dove il protagonista Sirio riuscirà grazie alla sua intelligenza e intuito a risolve i diversi casi che si presentano. Ogni racconto tratta una tematica molto diversa,però sempre a tema thriller dove però i personaggi e le situazioni sono diverse,qui capiremo che il nostro Sirio sa destreggiarsi molto bene anche se le storie sono complesse e le prove non sempre ben visibili. Mi è piaciuta tantissimo la storia d'amore,molto struggente ma anche piena d'amore che l'autore riesce a descrivere in modo perfetta così da farci capire cosa provano i personaggi. Complimenti davvero perché ci vuole molta bravura nello scrivere dei racconti così dettagliati che suscitano l'interesse del lettore.
Io non leggo molti thriller però questo mi è piaciuto molto 🌟
Se amate il genere Ve lo consiglio assolutamente ❤️

Pubblicata su Amazon il 15 gennaio 2023 e relativa al romanzo  "La vittima" da Luisa Ferrero:


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Gianni Tremolini è un giovane fotoreporter sempre in cerca di scoop. O meglio, di quello scoop che potrebbe cambiargli la vita. Una sera piovigginosa di novembre, sul lungomare di Cervia, sembra proprio che l’occasione giusta sia arrivata: fotografa un ragazzo, a parer suo morto, disteso sul muricciolo dell’arenile. Sarà proprio quella la foto che gli cambierà la vita, ma non nel modo sperato. Gianni, infatti, verrà accusato di omicidio, di quell’omicidio. A sua difesa, l’avvocato d’ufficio Agrò supportato dal docente universitario e criminologo Sirio Bonanni. Quest’ultimo, ingaggiato dalla famiglia di Gianni, riscontrerà subito una serie di incongruenze, ma sarà difficoltoso trovare prove certe delle sue intuizioni…
Interessante il personaggio del criminologo Sirio che, giunto alla sua terza avventura, appassiona perché empatico e non spocchioso. Le sue indagini, fondate soprattutto sull’intuizione, la deduzione e l’osservazione attenta, gli permetteranno di cogliere “il dettaglio” che darà una svolta decisiva all’impianto difensivo.
I numerosi personaggi, tutti descritti con dovizia di particolari, e i diversi piani temporali ci faranno immergere in situazioni e in contesti che l’autore pare conoscere molto bene e, come si sa, quando si scrive di ciò che ci appassiona si è anche in grado di coinvolgere il lettore.
Un plauso alla competenza sulle procedure investigative che dimostra studio e documentazione certosina.
In conclusione, il bravo Romano Greco ha costruito una trama intrigante, ma anche corposa e complessa e l’ha saputa “maneggiare” con mestiere costringendo il lettore a continuare con avidità la lettura fino a giungere a un colpo di scena finale davvero inaspettato. I numerosi indizi sono disseminati qua e là, ma non è facile distinguerli dalle false piste che un bravo autore, come Romano ha dimostrato di essere, confeziona a dovere. Ecco, quelle false piste hanno ingannato anche me perché le avevo scambiate per indizi veri e quindi… chapeau!
Consigliatissimo. 




Pubblicato su Amazon: 11 novembre 2022 e relativo a "UNA LAVAGNA DI CANDIDA PELLE" FAI CLIK QUI PER VISUALIZZARE IL LIBRO

Recensito in Italia il 11 novembre 2022

Lasciami guardare il tuo terrore.

Provocami, girati, avvicinati e fammi risucchiare il tuo ultimo afflato di vita.

Queste sono le prime parole che mi risuonano nella mente chiudendo questo libro.

Mentre sul vetro del treno scorrono rurali paesaggi toscani, ripenso a cosa può portare inoltrarsi nell'abisso e assuefarsi a quest'ultimo... mascherarlo attraverso una parvenza di lucore gentilezza e fascino.

Questa domanda se la pone il protagonista, Sirio, che di mestiere si alimenta di menti devianti.

È facile studiare e analizzare eventi efferati attraverso sì, una lente d'ingrandimento, ma a debita distanza... un'altra invece è viverla.

Ecco che, come una buia roulette russa, inizia l'assillo più pungente e sofferto della plurità: perdere le persone più care.

Assistiamo ad un percorso scosceso, fatto di strapiombi, buche insolite e speranza.

Attraverso questo crescendo nodoso e su un filo del rasoio, si segue passo dopo passo, il percorso di diversi personaggi caratterizzati in maniera eccezionale... il tutto accompagnato da una scrittura intrigante.
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Pubblicata su Instagram il 24 agosto 2021 e riferita a "La memoria della carta"

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✨Quando la bravura non basta ma serve una buona dose di intuito e spirito di osservazione ✨
🌹Buon pomeriggio lettori carissimi come state? Come procedono le vostre letture?📚

💬Oggi vi parlo di una raccolta di racconti thriller molto interessante, dove per risolvere le indagini serve l’ingegno e l’intuito degno di Poirot!

Con “La memoria di carta”, @romanogreco ci fa assistere a cinque casi, diversissimi tra di loro, ma che solo l’occhio lungo del professore di criminologia Sirio riuscirà a cogliere!

Protagonista di questi racconti è appunto Sirio, docente di criminologia che grazie alla sua arguzia riesce a carpire indizi anche nei silenzi più profondi.

Ho già letto di Sirio ne “Indagini sulla morte di Betty” e anche qui il suo essere disponibile con tutti ed un buon ascoltatore farà di lui il migliore nello scovare indizi e piste dove nessun altro ci arriva.

Anche qui come nel precedente libro, in alcune indagini, sarà affiancato dal suo mentore, il professor Anselmo Urbani che lo aiuterà a districare la matassa dei misteri.

Ogni racconto mi ha fatta emozionare perchè, si è vero che sono delle indagini per omicidio o spionaggio ma in ognuna di queste Sirio ha ascoltato i principali protagonisti e con lui l'abbiamo fatto noi lettori.

Con lui siamo entrati nella vita delle persone, nei loro sentimenti, nei loro timori e paure e grazie a Sirio, la maggior parte sono stati dissipati e risolti.

Pubblicata su Amazon il 5 agosto 2021 e relativa a "ODIO" FAI CLIK QUI PER ACCEDERE AL LIBRO

Recensito in Italia il 5 agosto 2021

Odio’ è il secondo romanzo di Romano Greco, nonché il proseguo di ‘Una lavagna di candida pelle’. Infatti, la trama riprende le vicende del protagonista Sirio, della famiglia Mugnuso, di Cinzia e di tanti altri nel punto in cui si erano interrotte, ovvero dopo gli eventi della baita di Enzo Strober. Lavorando su tre filoni narrativi, l’autore tesse la sua ragnatela, in cui i personaggi rimango imbrigliati, connessi dalle loro azioni, fino a creare un mosaico unico, di cui il lettore può ammirare il disegno nelle pagine finali.

Con uno stile semplice ma incalzante, Romano Greco descrive una Sicilia dominata dalla mafia, ma che vede sprazzi di luce grazie al lavoro duro e onesto di alcuni cittadini, votati alla giustizia nonostante i rischi, come il giornalista Giulio Cassioro.
Con loro collaborano Sirio, un docente universitario di criminologia, la cui specialità è trovare i collegamenti nascosti tra gli eventi per risolvere i casi, e Cinzia, un ex agente sotto copertura della Guardia di Finanza che, grazie alla sua tenacia, riesce a far fronte a mille difficoltà per dissetare la sua sete di vendetta.

> Pubblicato su Instagram:  2 agosto 2021 


Piccoli crimini innocenti di Romano Greco 
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🚥🚥
Piccoli crimini innocenti, un titolo che sembra recare in sé una contraddizione di base, ma il cui senso viene in parte spiegato dalla trama (in foto): si tratta di crimini "talmente gravi da non potersi confessare e talmente innocenti da non potersi punire".
🚥
Un tradimento, un tentativo di truffa, un'avventura "per togliersi un capriccio" senza rispetto per i sentimenti altrui, qualche bugia per il quieto vivere, la diffidenza verso il prossimo, ma non solo; abbiamo anche l'amicizia, il sostegno reciproco, i dolci ricordi di famiglia, l'aiuto allo straniero senza pregiudizi di sorta, le piccole crisi familiari sbollite in un attimo...
🚥
Questo e tanto altro è ciò di cui Romano Greco ci parla, attraverso una serie di racconti a più voci il cui filo conduttore è quello dell'amicizia tra Sirio, studente universitario, ed il docente Anselmo Urbani, appassionato scacchista.
🚥
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di racconti indipendenti ed il cui unico legame è dato, appunto, dai due protagonisti che, tra una chiacchera e una partita a scacchi, sondano l'animo umano.
🚥
Personalmente, ho apprezzato molto l'approfondimento psicologico e l'aderenza alla realtà; basterebbe cambiare i nomi e, ne sono sicura, ciascuno di noi potrebbe ribaltare buona parte delle vicende descritte su parenti, amici, colleghi e conoscenti.
Ciò che viene mostrata è, ne più né meno, la vita quotidiana nelle sue tante sfaccettature. Che si parli dei cinici amanti che vogliono truffare uno dei coniugi o della delicatezza nel descrivere le emozioni di quanto raccontato in una vecchia lettera, l'autore ci regala un affresco dell'essere umano e delle sue debolezze. Quanti sarebbero davvero sempre onesti e sinceri, se avessero certezza dell'impunità?
🚥
La presenza di qualche piccolo refuso nulla toglie a questo libro che, grazie anche ai toni colloquiali e ad uno stile semplice e diretto, dà l'impressione di assistere alle vicende di vecchi amici.
🚥
Veramente una piacevolissima lettura!


Pubblicato su Instagram: 11 luglio 2021 - relatiba a "ODIO" (Lo trovi qui)

anna_esposito68

Questo romanzo che è il seguito de Una lavagna di candida pelle di @romanogreco è stato una piacevole conferma, infatti mi è piaciuto forse più del primo. Ritroviamo tutti i personaggi che ci hanno accompagnato con l'aggiunta di altri e un nuovo caso da risolvere per il protagonista Sirio naso di pugile. Un giovane e' morto in circostanze misteriose: il caso, anzi, non caso, è già pronto per essere archiviato, ma alcuni particolari, e circostanze fortuite, mettono in moto il meccanismo investigativo e intuitivo di Sirio. Il protagonista, accompagnato da vecchie e nuove conoscenze, si getta a pesce in questa nuova avventura che fa da sfondo alle vecchie questioni affrontate nel primo, e che qui trovano un loro epilogo. Lo stile dell'autore è ben definito:scrittura semplice ma non banale, buon ritmo, colpi di scena e suspance. I personaggi sono ben descritti nelle loro personalità , le ambientazioni suggestive. Molto bella l'idea di suddividere il libro in tre grosse parti, ognuna intitolata e dedicata alle tre protagoniste femminili del romanzo: Cindy sorella del ragazzo morto; Cinzia, che grosso ruolo ha avuto nel romanzo Una lavagna di candida pelle; e infine Adelina personaggio affascinante che colpisce per la sua forza e la sua tenacia.
Complimenti Romano Greco ❤.

Pubblicato su Instagram il 21 giugno 2021

𝐔𝐧𝐚 𝐥𝐚𝐯𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞

Buonasera, cari lettori! Non è la prima volta che faccio la recensione di un romanzo di @romanogreco, che ringrazio vivamente per la copia cartacea in omaggio; la scorsa volta, nel libro 𝐼𝑛𝑑𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐵𝑒𝑡𝑡𝑦, ci siamo ritrovati a saltare tra un racconto e un altro assieme a Sirio, docente di criminologia che risolve casi grazie alla sua intelligenza e perspicacia.🖋️

Stavolta la storia è unica. Un tentato omicidio fa tremare il terreno e ad essere coinvolta, nei panni della vittima, è la sorella di Sirio; viene ritrovata in fin di vita, marchiata lungo la pelle con la firma dello psicopatico, purtroppo ancora a piede libero. Sarebbe impossibile, per il fratello, ignorare un evento del genere e in lui nasce violentemente il desiderio di giustizia – una fiamma interiore che lo spinge a svolgere le indagini per conto suo, essendo stato esonerato da quelle ufficiali della polizia a causa del coinvolgimento emotivo. 🥀

Dubito che qualcuno, al posto di Sirio, sarebbe rimasto a guardare. È fastidioso anche solo il pensiero di assistere a delle indagini che sembrano sbrigative, pronte a venir chiuse dinanzi a prove fin troppo scontate e donate su un piatto d'argento. Il nostro docente di criminologia necessita di scoprire la verità e per questo si mette in gioco e a rischio, seguendo una pista che nessuno prima di lui prende seriamente in considerazione.🌷

L’ho adorato, forse ancor di più rispetto all’altro romanzo. La suspense solletica continuamente l’anima, la scrittura è semplice e la lettura fluida. Sirio come personaggio mi affascina, ancora una volta lo trovo ben caratterizzato e completo, con le sue forze e le sue debolezze: sarà pur dotato d'infinita intelligenza, ma è pur sempre un uomo.



Pubblicata su Amazon il 28 maggio 2021 e relativa a "La signora americana"
I PRIMI 50 RECENSORIVOCE VINE
Recensito in Italia il 28 maggio 2021
Mi piacciono i gialli e i polizieschi e qui ho una storia che si abbina proprio ai miei gusti !! Sono davvero colpito dalla trama,molto avvincente e con colpi di scena e suspance. Complimenti all'autore che ha saputo farmi entrare nel personaggio e viaggiare insieme a lui in questi luoghi incantati attraverso il racconto di un poliziesco ricco di pathos.
Una persona l'ha trovato utile

Pubblicato su Instagram il 5 maggio 2021, relativo a "Indagini sulla morte di Betty"

•RECENSIONE•
✨collaborazione✨
📚 Titolo: Indagini sulla morte di Betty
✍🏼 Autore: @romanogreco
📘Editore: self publishing
📖 Pagine: 155
💸 Prezzo: 5,50€

Siamo giunti all’ultimo appuntamento con la saga di Sirio, il giovane e caparbio insegnante di criminologia dell’università di Forlì. In questa raccolta, in particolare, il suo aiuto sarà richiesto per risolvere sei casi diversi: sei delitti così ben occultati da essere sfuggiti alle indagini ufficiali degli inquirenti.

In ordine:
- Mistersmit: com’è morto l’anziano burlone Mistersmit? E perché nella sua casa è stat ritrovata una valigetta strapiena di denaro?
- Naso di gomma: una vecchia fiamma di Sirio sarà in pericolo a causa del marito e toccherà a lui neutralizzare la minaccia.
- Indagini sulla morte di Betty: il caso di una donna scomparsa senza lasciar traccia, dopo anni di inutili indagini, sta per essere archiviato. Sirio e il professor Urbani sono l’ultima speranza della famiglia della vittima per scoprire la verità.
- Tre ditali: perché un famoso calciatore brasiliano è stato ucciso nella sua macchina di notte fuori ad un supermercato? Sirio dovrà scavare nella melma internazionale per aiutare una sua vecchia conoscenza e risolvere il caso.
- La virgola della Sillaba: un caso con un colpevole ormai certo non convince Sirio, che teneterà di dimostrare la sua innocenza risolvendo complicati rebus.
- Il vortice: un uomo viene trovato morto in una chiesa e un giovanissimo Sirio riuscirà a trovare il colpevole, rimestando in antichi dissapori.

Un’altra piacevole raccolta in compagnia del protagonista, che sorprende i lettori con le sue intuizioni.
Anche questo volume non mi ha delusa, ma in alcuni casi avrei preferito delle trame più approfondite, per poter assaporare meglio le avventure, che a tratti mi sono sembrate narrate troppo velocemente.
Ciò nonostante, ho apprezzato molto questa lettura, per la scorrevolezza e la varietà di situazioni raccontate.
L'unica pecca, a mio parere, è l'impaginazione.

Pubblicata su Amazon il 6 maggio 2021 e relativa a "La signora americana"
Recensito in Italia il 6 maggio 2021
Nella Signora Americana, il criminologo Sirio si trova a indagare su alcuni omicidi che grazie al suo intuito investigativo riesce a risolvere in maniera brillante. Il lettore viene coinvolto da una narrazione ricca di particolari che rendono il libro interessante e coinvolgente fino all'ultima pagina.
Anche questa volta l'autore "Romano Greco" non ha deluso le aspettative e 5 stelle sono più che meritate.

Pubblicato su Amazon: 4 maggio 2021 e relativo a "Una lavagna di candida pelle"
Recensito in Italia il 4 maggio 2021
Sirio, il protagonista, è un docente di Criminologia all'università di Forlì. La sua esistenza viene sconvolta dall'arrivo di una telefonata: sua sorella è stata vittima di una violenta aggressione, ma solo quando Sirio sarà sul posto, scoprirà che non è un semplice atto violento. Il serial killer responsabile di questo abominio ha infatti usato il corpo di sua sorella come una vera e propria lavagna, incidendo sulla pelle, con un pezzo di vetro dei segni riducendola in coma. Sirio quindi inizia una vera e propria indagine sfruttando indizi e tracce lasciate dall'assassino; il tutto naturalmente in segreto e parallelamente alla polizia. Il libro è veramente piacevole grazie alla presenza di molteplici filoni narrativi che, alla fine, come fili di un ordito, si avvolgono, e accompagnano il lettore verso l'epilogo


Pubblicata su Amazon il 30 aprile 2021 e relativa a "Una lavagna di candida pelle"
Recensito in Italia il 30 aprile 2021
Avete presente le Matrioske? Le bambole di legno russe che contengono, una dentro l’altra, bamboline sempre più piccole? Beh, il romanzo giallo “Una lavagna di candida pelle” di Romano Greco me le ha fatte venire in mente! Questo autore ha infatti la straordinaria capacità di saper tessere tante diverse trame noir all’interno dello stesso romanzo, quasi fosse la fitta rete circoncentrica di una ragnatela. E riesce a rendere intriganti anche i protagonisti minori della storia proprio perchè ce li descrive nel dettaglio, aprendo delle parentesi o giocando di flash back, che mantengono alta la suspense narrativa e donano veridicità alla trama principale che scorre veloce lungo le pagine del libro.

Di questo autore ho letto recentemente anche “La signora americana”, una raccolta di racconti noir che mi è piaciuta molto. Ma “Una lavagna di candida pelle” ha di gran lunga superato le mie già alte aspettative! Tanto che Romano Greco adesso è entrato a pieno titolo nella mia personalissima Top10 dei migliori scrittori di romanzi gialli, al fianco di John Le Carrè, Agatha Christie, Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, per citarne alcuni. E dunque a lui auguro di ottenere altrettanto successo! Ma veniamo alla trama di questo romanzo, di cui è protagonista ancora una volta Sirio Bonanni, un affascinante docente di Criminologia.

Questa volta Sirio è costretto a investigare su un fatto di cronaca nera che lo tocca molto da vicino. Sua sorella Emma, infatti, è stata aggredita e ridotta in fin di vita. La polizia segue la pista dell’ex fidanzato. Ma Sirio, da bravo criminologo, capisce subito che non si tratta di un crimine passionale, bensì della fredda aggressione di qualcuno che ha tutte le caratteristiche psicologiche del serial killer. Non trovando il supporto delle forze dell’ordine, Sirio dovrà svolgere le proprie indagini da solo e in segreto, in una sincopata lotta contro il tempo per individuare il colpevole prima che colpisca ancora.

Tassello dopo tassello, Sirio riuscirà a mettere insieme il puzzle investigativo, portando alla luce la vera identità dell’aggressore di Emma e con essa anche una fitta rete di personaggi legati alla mafia, alla massoneria e a società finanziarie create ad hoc per riclare denaro sporco. L’indagine di Sirio ci condurrà dunque a Roma, Milano, Palermo, Torino e sul Lago di Garda, in un crescendo di colpi di scena che vi terranno col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Leggetelo, merita!

Pubhblicata su Amazon il 29 aprile 2021 e relativa a "ODIO"
Recensito in Italia il 29 aprile 2021
Questo era l'unico dei 5 libri di Romano Greco che non avevo ancora letto. Oramai conosco bene la penna dell'autore quindi non ho avuto alcuna sorpresa nell'apprezzarne i racconti. Spero di cuore che l'autore ne scriva altri mantenendo sempre il suo bellissimo stile


Pubblicato su Instagram: 29 aprile 2021 relativa a "Indagini sulla morte di Betty"


Quando ho voglia di leggerezza ricorro spesso ai racconti. Racconti sì, ma che siano gialli/thriller, come piace a me.
E così mi sono imbattuta in:

Titolo: Indagini sulla morte di Betty
Autore: Romano Greco @romanogreco
In vendita su Amazon

Il libro contiene sei racconti, questo è il titolo di ciascuno:
-Mistersmit
-Naso di gomma
-Indagini sulla morte di Betty
-Tre ditali
-La virgola della Sibilla
-Il vortice

Protagonista di ogni racconto è sempre lui, Sirio.
È un giovane professore di "Scienze criminologiche e psicologia criminale" presso l'Università di Forlì che non crede alle coincidenze. Col suo fiuto riesce a venire a capo dei casi più intrigati.

Lo consiglio!
È stata una lettura piacevole, così come mi aspettavo che fosse.


Pubblicato su Instagram: 26 aprile 2021 

unlibroxte


✅ DESCRIZIONE
Sirio è sempre disponibile. È la disponibilità assoluta quest'uomo. Ha la capacità di ascoltare e di arrivare perfino a ciò che non gli dici. Agisce nei rapporti con le persone come la manopola della sintonia sulla radio: esclude i rumori di fondo e afferra la frequenza giusta. Con lui ti apri e racconti, anche quello che non vorresti, perfino l'inconfessabile. È questa una sua peculiarità naturale. È un docente, insegna "Scienze criminologiche e psicologia criminale" presso un prestigioso ateneo italiano. Da qui le sue capacità acquisite. In questa raccolta verrà chiamato a sciogliere sei misteri, sei delitti talmente ben occultati da essere sfuggiti alle indagini ufficiali degli inquirenti.



Pubblicato su Instagram: 24 aprile 2021 




✅ DESCRIZIONE
Sirio si lasciò cadere nella poltrona dietro la cattedra. L’aula vuota lo fissava dalle sedie vuote, i ripiani per scrivere rimasti sollevati all’uscita degli studenti. Alle sue spalle, sulla lavagna che si prolungava per l’intera parete, le annotazioni a gesso su crimini e criminali teorici; di fronte: una realtà terrificante. Studiati sui libri, anche i delitti più efferati sono materia didattica, nozioni di analisi psicologica, fenomeni da indagare. Nella realtà sono incubi. Con l’aggravante che nessun risveglio può cancellarli. Il folle aveva usato sua sorella come una lavagna per scriverci sopra la propria follia. E apposto la firma, in basso a destra, come fanno i pittori!


Pubblicato su Instagram: 22 aprile 2021 



Giallo appassionante, coinvolgente, ricco di suspance. Il libro di @romanogreco, che ringrazio per la copia cartacea, non annnoia, anzi, tiene il lettore incollato alle pagine. La storia è una vera e propria caccia all'uomo.....Sirio, il protagonista, è un docente di Criminologia all'università di Forlì. La sua esistenza viene sconvolta dall'arrivo di una telefonata: sua sorella è stata vittima di una violenta aggressione, ma solo quando Sirio sarà sul posto, scoprirà che non è un semplice atto violento. Il serial killer responsabile di questo abominio ha infatti usato il corpo di sua sorella come una vera e propria lavagna, incidendo sulla pelle, con un pezzo di vetro dei segni riducendola in coma. Sirio quindi inizia una vera e propria indagine sfruttando indizi e tracce lasciati dall'assassino; il tutto naturalmente in segreto e parallelamente alla polizia. Il libro è veramente piacevole grazie alla presenza di molteplici filoni narrativi che, alla fine, come fili di un ordito, si avvolgono, e accompagnano il lettore verso l'epilogo.

Pubblicato su Instagram: 22 aprile 2021 

unlibroxte

✅ DESCRIZIONE
Sirio sapeva che al primo contatto il cervello registra automaticamente dei dettagli rilevanti e si concentrò a focalizzarli. Avevano avuto una relazione, Sirio e Gilda, qualche tempo prima, quando lei era ancora al primo anno di Scienze Criminologiche; una relazione breve ma incandescente. “Il nonno ha tentato il suicidio. Ha lasciato un biglietto, ho ucciso l’uomo sbagliato, c’è scritto” disse Gilda.I neuroni nella testa di Sirio ebbero un’accelerazione.“Senti Sirio, mia madre ha tenuto nascosto il biglietto… non se la sente di ufficializzare questa faccenda… polizia, giudici, interrogatori… Vorrebbe che tu accertassi come stanno veramente le cose prima di prendere una decisione qualsiasi.” I neuroni di Sirio accelerarono a Mach 1, la velocità del suono. “Te la senti?” Sirio non ebbe bisogno di starci a pensare: “Subito è troppo presto?”


Pubblicato su Instagram: 22 aprile 2021

      “Sirio è sempre disponibile. È la disponibilità assoluta quest'uomo. Ha la capacità di ascoltare e di arrivare perfino a ciò che non gli dici. Agisce nei rapporti con le persone come la manopola della sintonia sulla radio: esclude i rumori di fondo e afferra la frequenza giusta. Con lui ti apri e racconti, anche quello che non vorresti, perfino l'inconfessabile. È questa una sua peculiarità naturale. È un docente, insegna "Scienze criminologiche e psicologia criminale" presso un prestigioso ateneo italiano. Da qui le sue capacità acquisite. In questa raccolta verrà chiamato a sciogliere sei misteri, sei delitti talmente ben occultati da essere sfuggiti alle indagini ufficiali degli inquirenti.”

Indagini sulla morte di Betty è una raccolta di sei racconti gialli. Il filo rosso tra di essi è Sirio, che riesce a scovare la verità in tutti i casi che gli si prospettano.
È stata, per me, una lettura molto piacevole. Un libro breve, scorrevole e avvincente.

Pubblicato su Instagram: 13 aprile 2021



➡️AUTORE: ROMANO GRECO
➡️ TITOLO: LA SIGNORA AMERICANA
➡️GENERE: GIALLO/POLIZIESCO
➡️ CASA EDITRICE: AMAZON INC S. P. A.
➡️ DATA: 31.03.2021
➡️ LUNGHEZZA: 258 PAGINE

Sirio non era un suo docente. Lei lo aveva conosciuto e cominciato a frequentare semplicemente perché esisteva e non potevi non notarlo e non potevi non rimanere ad ascoltare se parlava. Tutto sembrava fuorché un professore, con quel suo naso da pugile e l'aria da mascalzone. E conosceva il linguaggio del corpo, sapeva leggerlo e alla bisogna simularlo in maniera credibile. Appoggiò entrambe le mani sullo scrittoio, maresciallo e giudice lo fissarono sconcertati. Li lasciò crogiolare qualche secondo poi disse: "Se state cercando una soluzione... ebbene, ve la fornisco io. C'è una regia perfida, una spietata e fredda lucidità dietro questi omicidi".


Pubblicato su Instagram il 12 aprile 2021

🔴RECENSIONE🔴

Giallo appassionante, coinvolgente, ricco di suspance. Il libro di @romanogreco, che ringrazio per la copia cartacea, non annnoia, anzi, tiene il lettore incollato alle pagine. La storia è una vera e propria caccia all'uomo.....Sirio, il protagonista, è un docente di Criminologia all'università di Forlì. La sua esistenza viene sconvolta dall'arrivo di una telefonata: sua sorella è stata vittima di una violenta aggressione, ma solo quando Sirio sarà sul posto, scoprirà che non è un semplice atto violento. Il serial killer responsabile di questo abominio ha infatti usato il corpo di sua sorella come una vera e propria lavagna, incidendo sulla pelle, con un pezzo di vetro dei segni riducendola in coma. Sirio quindi inizia una vera e propria indagine sfruttando indizi e tracce lasciati dall'assassino; il tutto naturalmente in segreto e parallelamente alla polizia. Il libro è veramente piacevole grazie alla presenza di molteplici filoni narrativi che, alla fine, come fili di un ordito, si avvolgono, e accompagnano il lettore verso l'epilogo.



Pubblicato su Amazon: 10 aprile 2021 e relativo a "La signora americana"
Recensito in Italia il 10 aprile 2021
Una persona l'ha trovato utile

Pubblicato su Amazon: 10 aprile 2021 e relativo a "Una lavagna di candida pelle"
Recensito in Italia il 10 aprile 2021

Pubblicato su Amazon: 8 aprile 2021 e relativo a "Una lavagna di candida pelle"
Recensito in Italia il 16 marzo 2021

Pubblicato su Instagram: 8 aprile 2021 

unlibroxte

✅ DESCRIZIONE
Sirio non era un suo docente. Lei lo aveva conosciuto e cominciato a frequentare semplicemente perché esisteva e non potevi non notarlo e non potevi non rimanere ad ascoltare se parlava. Tutto sembrava fuorché un professore, con quel suo naso da pugile e l'aria da mascalzone. E conosceva il linguaggio del corpo, sapeva leggerlo e alla bisogna simularlo in maniera credibile. Appoggiò entrambe le mani sullo scrittoio, maresciallo e giudice lo fissarono sconcertati. Li lasciò crogiolare qualche secondo poi disse: "Se state cercando una soluzione... ebbene, ve la fornisco io. C'è una regia perfida, una spietata e fredda lucidità dietro questi omicidi".



Pubblicato su Instagram: 2 aprile 2021


La memoria della carta è una raccolta di cinque racconti thriller dove spicca un tratto molto particolare: i sentimenti.
Amore, amicizia, fiducia (per citarne alcuni) sono in primo piano rispetto alla morte che fa quasi da sfondo. Ad incorniciare il tutto descrizioni romantiche, intrise anch'esse di sentimento.
Allora, non si tratta di racconti thriller?
Ma certo che sì!

Sono cinque:
•1934 o il canto della sirena;
•I bambini devono ridere;
•BW139 (Sublime Viminale);
•Il poligono irregolare;
•La memoria della carta;

E sono anche molto diversi tra loro: ciascun racconto costituisce un universo a sé. A fare da filo conduttore è però Sirio, l'insegnante di psicologia criminale che ha una specie di superpotere 🤫: 👉"I neuroni di Sirio accelerano a Mach1, la velocità del suono" quando fiuta un mistero da svelare! Ero rimasta affascinata da questo giovane criminologo già in "Una lavagna di candida pelle" (la recensione si trova tra i post del mese di marzo).

Degno di nota il parallelismo tra vita e rappresentazione teatrale (lo possiamo apprezzare nel secondo racconto dove la struttura segue le fasi di un dramma): 👉"Considerazione numero due: Alcuni attori tengono la maschera anche durante l'intervallo fra il primo e il secondo atto del dramma, giusto per non uscire dalla parte."

Cosa si evince dalla lettura? "Nulla è mai come sembra": è una massima da ricordare: 👉"Sirio non credeva che la verità sia quella che ci si mostra, anzi, spesso è quella che ci viene nascosta".
Citazioni di Pirandello e Moravia ("è possibile vivere nella disperazione e non desiderare la morte?") danno un tono interessante.
Riuscirà Sirio a cavarsela tra complotti politico/militari, contrabbando, spionaggio industriale e un cadavere consunto dal tempo?
Secondo me sì. 🤐

Ah! Il mio racconto preferito? L'ultimo, quello che dà titolo al libro. Qui il mistero affonda le sue radici durante uno dei periodi storici che più mi coinvolge: la seconda guerra mondiale.


Pubblicato su Instagram: 30 marzo 2021 

unlibroxte


✅ DESCRIZIONE
Sirio è sempre disponibile. È la disponibilità assoluta quest'uomo. Ha la capacità di ascoltare e di arrivare perfino a ciò che non gli dici. Agisce nei rapporti con le persone come la manopola della sintonia sulla radio: esclude i rumori di fondo e afferra la frequenza giusta. Con lui ti apri e racconti, anche quello che non vorresti, perfino l'inconfessabile. È questa una sua peculiarità naturale. È un docente, insegna "Scienze criminologiche e psicologia criminale" presso un prestigioso ateneo italiano. Da qui le sue capacità acquisite. In questa raccolta verrà chiamato a sciogliere sei misteri, sei delitti talmente ben occultati da essere sfuggiti alle indagini ufficiali degli inquirenti.

Pubblicata su Amazon il giorno 11 marzo 2021 e relativa a "Una lavagna di candida pelle"
Recensito in Italia il 11 marzo 2021
Immagine cliente

Pubblicato su Instagram: 11 marzo 2021

"È impossibile immaginare l'orrore, lo si può soltanto provare, ma, quando questo avviene, la mente lo rifiuta, il cervello si spegne, il cuore si arresta."

Titolo: Una lavagna di candida pelle
Autore: Romano Greco
Genere: giallo/thriller/poliziesco

Un insegnante di criminologia dell'università di Forlì, furbo e intelligente, con una memoria fotografica e fiuto per gli indizi; un tentato omicidio che lo tocca da vicino; e una vittima, sulla cui pelle l'assassino incide dei segni lasciando la sua firma lì, in basso a destra, come fanno gli artisti con i loro capolavori.

Ed è così che Sirio, assetato dalla fame di vendetta e dalla necessità di scoprire la verità, comincia ad indagare. Indagini che svolge parallelamente a quelle ufficiali da cui è esonerato; compiute secondo i metodi più tradizionali, dove "le tracce vanno seguite subito, finché sono calde, perché poi evaporano" : quelli che il testo definisce come "i cari, collaudati metodi di investigazione".

E sulle tracce rinvenute da Sirio (moderno Sherlock Holmes a bordo di una Kawasaki 750), tra lucidità e delirio psicopatico, sono stata condotta fino all'ultima pagina godendomi il viaggio. Una scrittura semplice, scorrevole, veloce e capace di imprimere al romanzo quel filo di suspense che da un thriller pretendiamo; una storia ben articolata dove ci si imbatte in "gialli nel giallo" che affiorano anche sotto forma di flashback, senza nulla togliere alla trama principale.

Complimenti all'autore @romanogreco .

👉 Consigliatissimo!

Io con Sirio non ho ancora terminato: voglio leggere gli altri romanzi che lo vedono protagonista. E godere ancora della sua compagnia ☺️.











  • Immagine del profilo di anna_esposito68

    🔴RECENSIONE🔴

    Giallo appassionante, coinvolgente, ricco di suspance. Il libro di @romanogreco, che ringrazio per la copia cartacea, non annnoia, anzi, tiene il lettore incollato alle pagine. La storia è una vera e propria caccia all'uomo.....Sirio, il protagonista, è un docente di Criminologia all'università di Forlì. La sua esistenza viene sconvolta dall'arrivo di una telefonata: sua sorella è stata vittima di una violenta aggressione, ma solo quando Sirio sarà sul posto, scoprirà che non è un semplice atto violento. Il serial killer responsabile di questo abominio ha infatti usato il corpo di sua sorella come una vera e propria lavagna, incidendo sulla pelle, con un pezzo di vetro dei segni riducendola in coma. Sirio quindi inizia una vera e propria indagine sfruttando indizi e tracce lasciati dall'assassino; il tutto naturalmente in segreto e parallelamente alla polizia. Il libro è veramente piacevole grazie alla presenza di molteplici filoni narrativi che, alla fine, come fili di un ordito, si avvolgono, e accompagnano il lettore verso l'epilogo.

lunedì 15 novembre 2021

Aforismi

 




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23 novembre 2021

Se non vuoi che i progetti rimangano tali devi attuarli. Dipende da te.


20 novembre 2021

C’è sempre l’egoismo, dietro le azioni degli esseri umani.


15 novembre 2021

Il thriller che mi fa più paura è la pagina di cronaca del telegiornale.


Febbraio 2018

Sarebbe bello leggere sul giornale di domani che l'uomo ha vinto la guerra.

venerdì 30 luglio 2021

Indagini nel web oscuro - IO, ILnIO - Romanzo

 


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Indagini nel web oscuro - IO, IL n IO, Romanzo

Sirio, con la sua disponibilità sorridente, che contrastava col naso da pugile e l’espressione da canaglia, se lo contendevano tutte. E lui, purtroppo, non si negava a nessuna. Questo, dal punto di vista di Stefania era il problema.

«Guarda» gli indicò  «è accaduto qualcosa nel fiume.»

Curiosi erano allineati lungo il parapetto del lungotevere; e si scorgevano i tettucci e i lampeggianti di alcune vetture della polizia e di un’autoambulanza con i portelloni aperti in attesa.

I sommozzatori stavano estraendo dal fiume una giovane donna: massimo diciotto anni, capelli corti biondi bagnati appiccicati sulla fronte. Soltanto il volto affiorava dall’acqua.

Stefania rabbrividì.

Il sommozzatore sul gommone cercava di issarla per un braccio, di passarle la mano sotto l’ascella. Gli altri in acqua lo aiutavano, gli dicevano qualcosa. Il tatuaggio sul braccio, tutto in maiuscolo, solo la enne in minuscolo, affiorò dall’acqua:

IO

ILnIO




venerdì 4 giugno 2021

Piccoli crimini innocenti - Raccolta di racconti



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 PRESENTAZIONE:

Sirio ragionava su come certi episodi possano cambiare il corso della vita, nostra e degli altri; di come esistano eventi che esulano dal solito metro e la solita logica, casi che una qualche regia sembra organizzare e gestire, coincidenze tali che la vita sarebbe stata tutt’altra. Si stropicciò il naso da pugile. Ecco, gli indizi li riconosceva: era una sera da confidenze, e si era fatto un’idea. Qualcosa aveva trovato nel suo testo: “Piccoli traumi, grandi ripercussioni”, ma era prematuro effettuare diagnosi in mancanza di elementi esaustivi. Doveva aspettare. Doveva esserci un piccolo crimine in fondo alla storia, di quelli talmente gravi da non potersi confessare e talmente innocenti da non potersi punire.


mercoledì 12 maggio 2021

Ogni plenilunio a mezzanotte - Racconto


 
QUESTO RACCONTO FA PARTE DELLA RACCOLTA "PICCOLI CRIMINI INNOCENTI" CHE TROVI FACENDO CLIC SUL LINK QUI SOTTO:



Ogni plenilunio a mezzanotte


Massimiliano Martone era un vecchietto simpatico, sapeva raccontare con ironia, aveva un parlare ricercato, iperbolico, un po’ aulico: all’antica; ma riusciva a strapparti un sorriso anche quando la storia in sé era drammatica. Sia Sirio che il professor Anselmo Urbani, quanto don Pasquino Bonsangue, parroco della chiesa di sant’Agata, lo conoscevano da tempo. Con quel nasone cresciuto in maniera abnorme a causa della rosacea, difficilmente passava inosservato. E poi Massimiliano era di quelli che attaccano bottone per strada, e se gli dai spago non ti mollano più.

Una sera di ottobre, il venticinque per essere precisi, intorno alle nove si presentò in casa di don Pasquino. Voleva confessarsi e pretendeva il sacramento dell’estrema unzione da vivo.

Era un giovedì. La sera del giovedì don Pasquino e il professore la dedicavano al passatempo che più amavano: una partita agli scacchi senza limiti di tempo. Il professore vinceva regolarmente, altrettanto regolarmente don Pasquino ci si rabbuiava e borbottava innocue maledizioni, ma entrambi erano felici così. Sirio di solito si ritirava in una poltrona a preparare il prossimo esame. Le poltrone di don Pasquino, lasciti o donazioni dei parrocchiani, erano scompagnate: accozzaglie di stili ed epoche; come d’altronde la pendola a centro parete, il tappeto steso sotto il tavolino da tè e l’intero mobilio.

Sirio quella sera stava leggendo un librone dal titolo “Paranoia – Cause ed effetti psicosomatici”.

Quella sera Massimiliano Martone entrò agitatissimo. Chiese a don Pasquino di confessarlo.

Si ritirarono in un’altra stanza.

Quando uscirono don Pasquino chiese a Massimiliano:

«Perché, senza entrare nel dettaglio dei tuoi peccati, di cui hai chiesto perdono al Signore e Lui ti perdona… perché non racconti anche al professore, che ha esperienza e saggezza, perché non gli racconti questa tua storia? Sono certo che saprà aiutarti».

A Massimiliano gli si illuminarono gli occhi. Raccontare, lui amava raccontare… trovarne di gente che volesse ascoltarlo!

Si aggiustò sulla sedia e cominciò:

«Don Pasquino, professore… da un po’ morti e morti e morti nel mio palazzo…! È quel palazzone moderno, lo conoscono tutti, dalle parti dei quartieri nuovi; quel parallelepipedo alto undici piani e lungo dalla scala A alla M; quello con le antenne paraboliche sulla terrazza per ricevere i satelliti e coi ripetitori dei telefonini e la radio privata per trasmettere. Ma sì che l’avrete visto! Moderno e tecnologico… come pure riconoscibile passandoci davanti per via dei necrologi affissi lungo il muro della recinzione. Be’, professore… a don Pasquino l’ho già detto: è per questo che mi trovo qui questa sera. Questa notte tocca a me.»

«Calma, calma» tese le mani don Pasquino «racconta al professore, vedrai che esiste una spiegazione razionale. Vedrai, esiste.»

Massimiliano si strofinò il nasone spugnoso.

«Seguitemi con attenzione, e tenete a mente piano e scala. La prima, a memoria mia, è stata l’anziana signora Asti: piano primo, scala A. La sua dipartita risale alla notte fra i 4 e il 5 di gennaio. Aveva novantanove anni. Si disse: A quell’età… era tempo! Poi, intorno alla mezzanotte del tre di febbraio è venuto a mancare il professor Bertoli che abitava al secondo piano della B, cardiopatico da anni, stroncato da infarto. Il 5 marzo, durante la notte, mentre rincasava dal servizio è stato accoltellato a morte da ignoti davanti all’ingresso della scala C il brigadiere Cordiale dei carabinieri, abitava al terzo piano. Durante la notte del tre aprile, o forse era già il quattro, disse il patologo, si è data la morte col veleno la signorina Dandi, quarantacinque anni, a causa, si ritiene, di ripetute, insostenibili delusioni d’amore. La signorina Dandi abitava alla D, quarto piano.»

Massimiliano squadrò il professore con gli occhietti accigliati, sembravano piccoli rispetto a quel nasone…!

«Mi segue, professore? Capisce il dramma?»

Sirio, dalla sua poltrona in disparte coglieva altre coincidenze curiose e inspiegabili, oltre alla progressione piano-scala delle dipartite, per come le chiamava Massimiliano. Le tenne per sé. Intanto Massimiliano aveva ripreso:

«Maggio, mezzanotte precisa del due: il venticinquenne Ercolini Erasmo, promettente disc jockey e stimato presentatore radiofonico è stato fulminato in diretta da mal funzionamento degli apparati elettrici di trasmissione mentre annunciava il prossimo disco dall’appartamento al 5° piano della scala E del palazzo, sede di RadioE5. Milioni di persone hanno udito il suo urlo prima che le trasmissioni si interrompessero. Si entrava appena nel giorno uno del mese di giugno allorché il professor Fiorelli, già rappresentante di commercio, trovava finalmente sollievo dopo anni di continue insostenibili sofferenze causategli da male incurabile nel suo appartamento al piano 6° della scala F. Sempre a giugno, o forse si era già al primo di luglio, l’archivista a riposo ragionier Goffredi, residente al 7° piano della G, trapassava dal sonno terreno a quello eterno senza soluzione di continuità, a quel che ne riferirono la moglie e i due figlioli, adulti ma ancora conviventi».

Massimiliano Martone si passò la mano sulla fronte umida: «Professore ci siamo quasi… Ancora a luglio, durante la notte del ventinove, un giornalista inglese di nome Hoffman venuto i visita dalla sorella, deve aver sentito la necessità di uscire sul balcone in cerca di sollievo per via dell’afa, lui, abituato ai climi del nord. Ora, non ne aveva motivo, ma testimoni affermano che si è sporto dalla ringhiera in modo sconsiderato, il suo Help è riecheggiato a lungo mentre precipitava per gli otto piani della scala H. Era mezzanotte.»

Massimiliano si agitò sulla sedia. Don Pasquino, facendo uno strappo alla regola, recuperò dalla credenza una bottiglia ancora sigillata di Ballantines, ne versò in un piccolo bicchiere e glielo porse: «Su, su, per rianimarti».

Massimiliano mandò giù in un sorso. Don Pasquino scosse la testa, ma glielo riempì di nuovo.

Sirio notò che il professore ingoiava asciutto.

Massimiliano riprese:

«Come vedete, di pari passo coi necrologi sul muro della recinzione, si allungava la triste lista delle morti più o meno accidentali nel condominio. Molti passanti, notai, in quel punto cambiavano marciapiede, le donne di ritorno dalla messa si segnavano, qualcuno lasciava scorrere la mano sulla ringhiera di ferro fin quando si sentiva fuori pericolo. Né l’atmosfera era migliore all’interno. Nessuno ne parlava apertamente, è vero, ma un sospetto aleggiava negli sguardi, un timore formicolava sulle espressioni tirate. Difficile fosse sfuggita la cadenza mensile dei trapassi e nemmeno l’ordine alfabetico, come se la morte avesse chiamato l’appello prima di manovrare la falce. L’Hoffman in verità ci aveva colti di sorpresa, innanzi tutto perché non residente, in quanto ospite, secondo perché il prossimo commiato era atteso per il successivo mese di agosto. L’anomalia trasse in inganno gli Imperia, inquilini del nono piano della scala I, i quali imputando a mera indisciplina britannica il trapasso dell’Hoffman in un mese che non era quello giusto, sottostimarono il pericolo e prenotarono le ferie all’estero per settembre. Invece nella notte fra il ventisette e il ventotto di agosto accorse l’ambulanza per accertare il decesso per trombosi cerebrale della Imperia Irma, di anni quarantanove, casalinga, intervenuto allo scoccare della mezzanotte. A questo punto… lo capite, mi si imponeva una indagine puntuale e accurata, dal momento che l’immaginaria linea diagonale che attraversava il parallelepipedo partendo dal primo piano della scala A e fino al nono della I, luogo rispettivamente del primo e dell’ultimo accidente, correva diritta incontro a me: Massimiliano Martone, scala M, undicesimo piano! Una mattina mi piazzai davanti al muro della recinzione e ripassai tutti i necrologi. Le dipartite si erano invariabilmente verificate di notte e, ne ebbi conferma dai familiari, sempre alla mezzanotte! Mezzanotte, capisce professore? E lei non sorrida don Pasquino, l’ora tradizionale dei fantasmi, o dei vampiri… di qualsiasi creatura delle tenebre insomma! Dopo lo sgomento iniziale mi considerai sciocco, oggi, nel ventunesimo secolo, in piena era tecnologica, a sospettare che davvero qualche spirito malvagio potesse aggirarsi per il mio palazzo ad assassinare condomini secondo un ordine preciso nelle notti di luna piena! Notti di luna piena? Cercai un calendario: le date, tutte, coincidevano… anche dell’Hoffman! Eppure no. mi rifiutavo di crederci. Una spiegazione scientifica doveva esserci. Ma come e dove appurarlo? Intanto, per tacitare la coscienza, misi sull’avviso i Lalli, che stavano al decimo piano della L e gli rivelai la data fatidica, che secondo i miei calcoli sarebbe caduta alla mezzanotte del ventisei settembre, plenilunio! Essi, per sicurezza, partirono con ampio anticipo il diciannove e anche io… visto mai qualche pasticcio nei calcoli come nel caso dell’Hoffman, me ne andai il venti a campeggiare sul confine con l’Austria. Rincasai il ventotto, il carro mortuario con le spoglie del povero Lalli Lino arrivò subito dopo di me. Anche lui, se pur lontano, era stato raggiunto da morte violenta, sopravvenuta per impiccagione non si sa se volontaria o per mani altrui, nella notte del plenilunio. A questo punto professore, caro don Pasquino… nessun ostacolo, nessun condomino fra me e la morte. A questo punto, venticinque ottobre, luna piena, un minuto alla mezzanotte…»

La pendola sul muro di fronte diede il primo rintocco e Massimiliano Martone ebbe una smorfia di dolore e si portò entrambe le mani al petto; si accasciò nella poltrona.

Don Pasquino si precipitò verso la credenza, il professore si districò dalla poltrona, Sirio rimase seduto. Don Pasquino accorreva con l’ampolla dell’olio: «Ego te absolvo a peccatis tuis…»

Il professore cercò con due dita l’arteria giugulare sotto il mento: «È vivo!»

Don Pasquino si bloccò, Sirio si grattò la fronte, Massimiliano Martone si alzò ridendo dalla poltrona col nasone che fremeva: «Mi riesce ogni volta, dovreste vedervi… che facce avete!»

Incespicò nel tappeto. Precipitò con la tempia contro lo spigolo di marmo del tavolino da tè. Uno sbuffo di sangue. Cadde sul tappeto con gli occhi sbarrati.

La pendola diede l’ultimo rintocco.


sabato 8 maggio 2021

Quando il latte faceva la panna - Racconto


 

QUESTO RACCONTO FA PARTE DELLA RACCOLTA "PICCOLI CRIMINI INNOCENTI" CHE PUOI ACQUISTARE SU AMAZON IN OFFERTA FACENDO CLIC SUL LINK QUI SOTTO:




Quando il latte faceva la panna

 

 

Sirio strinse la mano di Rugiada e spinse il cancelletto.

Rugiada e Sirio erano al primo anno, si incrociavano nei corridoi, avevano seduto vicini a qualche lezione; qualche volta al tavolo della mensa insieme ad altri avevano scambiato qualche parola. Eppure Sirio se l’era trovata alle sette di mattina fuori dalla porta che piangeva seduta al gradino.

  Sirio a quel tempo abitava un monolocale in affitto al primo piano con scala esterna sulla via dei villini, poco oltre il professor Anselmo Urbani. Si alzava presto e faceva un circuito di corsa leggera nel parco comunale. Una buona sudata, doccia e facoltà.

E Rugiada, quella mattina era sul gradino.

«Che succede?» le chiese Sirio.

«Niente, niente, scusa… vado via.»

Stava per alzarsi. Sirio la trattenne sedendosi accanto a lei.

«Niente mi sembra poco» le disse «se stai qui a piangere.»

«È che non sapevo dove andare…»

Rugiada tirò su col naso.

Aveva vent’anni e ne dimostrava sedici. Adesso, così minuta, raggomitolata con le braccia che stringevano le ginocchia, anche quattordici.

«Ma da quanto sei qui?»

«Non lo so… era buio.»

Sirio non la conosceva abbastanza da poter trarre delle conclusioni sulle cause. Sugli effetti sì.

«Intanto vieni dentro» le disse.

«Dove dentro? Da te? No, no, ma che… scherzi?»

Sirio aveva frequentato abbastanza ragazze da conoscerne le contraddizioni.

«Me ne vuoi parlare?»

Rugiada sollevò la testa. Di là dalla strada due ragazzini, maschietto e femminuccia, con lo zaino in spalla percorrevano il vialetto e salivano dallo sportello posteriore. La madre chiudeva dicendo M’avete fatto far tardi pure stamattina…; in fondo alla via il camion della differenziata faceva una specie di barrito da elefante sollevando il cassonetto; due sullo scooter accostarono al villino più avanti, quello dietro scese togliendosi il casco e l’altro ripartì.

Rugiada gli rispose: «Non lo so perché sono qui, nemmeno ci conosciamo… Una volta ti ho visto che uscivi e stamattina che ancora era buio mi ci sono trovata a passare… È che non sapevo dove andare. E a dire la verità non lo so nemmeno adesso.»

Situazione di stallo: partita patta. Evita sempre di cacciarti in situazione di stallo, diceva il professor Urbani quando gli spiegava il gioco degli scacchi. Lo scopo è vincere! gli diceva.

Sirio le disse: «Ho la soluzione!»

Scatto della testa: sorpresa e dubbio negli occhi di Rugiada.

«Vieni» le prese la mano Sirio alzandosi dal gradino.

«Dove?»

«Dal professor Urbani. È qui vicino.»

«Da quello?»

«Non preoccuparti. È meno orso di quanto sembra in facoltà.»

Sirio prese a scendere deciso e Rugiada gli tenne dietro esitante.

Dal cancelletto al patio del professore un vialetto lastricato attraverso il prato all’inglese che Sirio e Rugiada percorsero tenendosi per mano.

«Ah, Sirio…!»

A sessant’anni il professor Anselmo Urbani aveva la forma di due uova. L’uovo piccolo, munito di barba alla Giuseppe Mazzini e con gli occhi che indagavano, sovrapposto al grande, ancora in pigiama color celeste cielo sereno.

«Entrate» spalancò la porta facendosi da parte.

Se le idee di Sirio al momento erano confuse, quelle del professore dovevano essere ben chiare: «Qui ci vuole un bel caffè!»

Indicò la poltrona a Rugiada e indirizzò Sirio al divano.

La caffettiera borbottava. Rugiada teneva la testa bassa e le mani fra le ginocchia. Tazzine tintinnavano di là, in cucina. Profumo di caffè gorgogliava. Il professore tornò con tre tazzine su un piatto.

Li appoggiò sul tavolino da tè e bevve subito, prima di accomodarsi e accavallare le gambe nell’altra poltrona.

«Il caffè è un piacere se scotta la lingua. Sirio, ti ho mai raccontato il mio primo ceffone?»

Sirio, al primo anno, considerava qualsiasi allusione del professore una lezione.

Il professore non gli lasciò il tempo di rispondere.

«Avevo sei anni. Oh… tanti anni fa… La colazione a quei tempi era la zuppa. Non chiedetevi cos’era, ve lo spiego: una tazza grande sul mezzo litro piena di latte bollente e pane raffermo inzuppato. Bastava fino al piatto di pasta del pranzo e questo a sua volta fino al pane col pomodoro o con l’olio alla sera. Basta, veniamo a noi. Vivevamo in campagna, però mio padre, che faceva il portalettere, ci tirava fuori giusto qualche ortaggio dalla poca terra attorno alla casa. Il latte della colazione ce lo portava un contadino che girava con le giare di zinco sull’Ape e lo consegnava casa casa. Bisognava bollirlo. E faceva la panna. In superficie si formava questo strato, una pellicola in verità, cremoso e dolce, che raccoglievo col cucchiaino e assaporavo subito, prima che si freddasse. Poi, il mondo va avanti, il contadino non passò più. Avevano inventato il pastorizzato. Lo compravi in bottiglia di vetro, lo scaldavi ed era pronto. Volendo potevi berlo anche freddo. Una mattina che si faceva colazione assieme io e i miei, mi scappò: “E la panna? Questo latte fa schifo”. Mi arrivò un ceffone… un buffetto in verità, da mio padre. Era il primo – ed è rimasto l’unico – mi arrivò inaspettato, scappai a piangere dove non potevano vedermi. Ora, se ci ripenso, e alla mia età si pensa spesso al passato, quanto doveva essergli sembrata grave a mio padre la mia esclamazione. E quanto sembrò grave a me quel buffetto. Crescendo ho capito che si era trattato di una reazione, non so se istintiva o impulsiva, ma non voluta… o comunque non voluta per farmi del male.»

Il professore rimase in silenzio.

Sirio, che lo conosceva, capì che non doveva interromperlo, il silenzio.

Il silenzio va riempito, perché incombe, pesa, se si prolunga.

Rugiada disse:

«Anche mio padre mi ha dato uno schiaffo, ieri sera, il primo, anche per me. Solo che io ho vent’anni, non sei. E non me lo meritavo.»

Il professore disse: «Scusate!»

Uscì. Lo si sentiva parlare al telefono.

Sirio guardava di lato e, al limite del campo visivo, osservava Rugiada. Rugiada non lo guardava.

Certo Giovanna, grazie molte Giovanna… arrivò la voce del professore.

Giovanna, impareggiabile addetta alla segreteria della facoltà di Criminologia e psicologia criminale di Bologna, sede distaccata a Forlì, rappresentava il Refugium peccatorum – così diceva lui – del professor Urbani quando non sapeva a che santo rivolgersi.

Il professore rientrò con la faccia soddisfatta.

«Ecco fatto» disse riprendendo il suo posto.

Aveva portato tre bicchieri di brandy – se ne sentiva il profumo – che appoggiò accanto alle tazzine vuote.

«No, grazie» scosse la testa Rugiada «di mattina…»

«Sciocchezze» disse il professore, e mandò giù.

«E tu? Sirio? Il primo ceffone da tuo padre?» aggiunse il professore schioccando le labbra.

«Non ho avuto questa fortuna. Mio padre se n’è andato con un’altra che ero piccolo…»

«Sfortuna, la chiami?» sollevò la testa Rugiada.

Il professore tentennava. Impossibile capire se accennava di sì o di no. Sorseggiò.

E Rugiada si protese al bicchiere e bevve un piccolo sorso. Fece una smorfia di disgusto.

«Il discorso non è lo schiaffo in sé. Mi state facendo sentire ridicola… è che a vent’anni una non se lo aspetta. Soprattutto se non ha colpa di niente…»

«Ma le cose» chiese il professore «com’è che sono andate?»

«Una carognata» disse Rugiada «ecco cosa.»

«Capisco» disse il professore, e lo disse convinto, tanto che Sirio immaginò stesse barando

«capitava anche ai tempi miei.»

Rugiada si voltò per guardarlo. Sirio pensò che se era un bluff era azzardato.

«Mi vedete» disse il professore «e non è che alle elementari o alle medie fossi molto diverso. Certo, un po’ più di capelli, magari neri e non bianchi, niente pizzetto da Giuseppe Mazzini… ma per il resto…» allargò le braccia.

Mettersi a nudo doveva pesare anche a lui, considerò Sirio.

Il professore assaggiò appena appena.

«Mi chiamavano Uovo di Pasqua, e l’unica volta che mi ribellai le presi.»

Il professore sorrise.

«Quella carogna» disse Rugiada.

Si torturava le mani: «Ecco, adesso mi sento ridicola, a vent’anni di queste reazioni…»

«Oh, ma le reazioni ben raramente sono razionali…»

«Forse dovrei raccontare…»

«Perché no?»

«Ci si può fidare degli amici?» diede un’occhiata di sfuggita a Sirio, che continuava a tacere «avevamo fatto le superiori assieme e abbiamo proseguito assieme a Criminologia…»

«Una tua amica?»

«Chiamiamola amica…! O comunque, fino a un certo punto lo sarà anche stata, non dico di no. Ma adesso…»

«E se cominciassimo dall’inizio?»

Il tono del professore, le gambe accavallate, il busto eretto, i gomiti sui braccioli, era caldo: né alto né basso.

Sirio pensò che ne aveva da imparare…!

«L’inizio è un bacio che non me l’aspettavo. Lui si chiama Andrea… Sirio lo conosce, ma tienitelo per te. E anche lei, professore, lo conosce, ma la prego…»

Il professore disse: «Non dubitare. Nessuno ne farà parola.»

«Non è che ci conoscessimo più di tanto, e nemmeno ci pensavo. Sì, carino è carino… insomma si era creata quell’atmosfera…»

«Certo, certo…» assentì il professore, la fronte aggrottata.

«Insomma, qualche serata al pub, una sera in pizzeria… come succede… Insomma è successo.»

«Fin qui niente di male mi pare» disse il professore «da quanto tempo?»

«Una settimana…»

Il professore, come assorto, annuiva: «E questa amica?»

«Ma lei che ne sa?»

«Mi dicevi tu… di un’amica…»

«Ah, certo. Lei! La carogna! Guardi!»

Armeggiò con l’iPhone.

«Per questo… lo schiaffo?»

«Già» Rugiada si portò la mano alla guancia.

«Può vederla anche Sirio?»

Rugiada fece spallucce. Il professore passò il cellulare a Sirio.

Una fotografia: Rugiada in mutandine e senza reggiseno. “Rugiada ultrapiatta ruba il ragazzo alle amiche” era il commento.

Rugiada riprese l’iPhone e l’infilò nella tasca della felpa.

«Dunque tuo padre?» chiese il professore.

«Oh, non è che guardi i miei messaggi. Non lo faceva che ero piccola, figuriamoci adesso. Solo che me lo stava porgendo e si è acceso. Come dice lei, professore, un buffetto: non se l’aspettava lui e non me l’aspettavo io.»

«E sei scappata dove non potevano vederti: in camera tua. Poi durante la notte…»

La voce del professore invitava a proseguire.

«Non riuscivo a prendere sonno… non so se vergogna, o umiliazione… oppure rabbia. Non so a che ora della notte sono uscita di casa e ho cominciato a girare. Non è che l’avessi deciso… e, a dire il vero non sapevo nemmeno dove andare.»

«È chiaro» disse il professore «e adesso?»

Rugiada sollevò le spalle: «Non so».

«Sai che è successo dopo il buffetto di mio padre per il latte?»

«No, cosa?»

«Che mi ha chiamato. Sono tornato in cucina e ho finito la zuppa. Mio padre mi ha chiesto se la cartella era pronta – a quel tempo gli zainetti non li avevano inventati – e mi ha accompagnato a scuola sulla canna della bicicletta. Tutto come al solito.»

Rugiada lo fissava con la testa inclinata da un alto: «Così facile?»

«Su, su, che tuo padre ti aspetta.»

«Mio padre?»

«Gli ho telefonato: prima. Il numero me lo ha procurato Giovanna. È preoccupato: stava per andare alla polizia.»

Ci sono pesi che perdono peso, come un palloncino pieno d’acqua bucato che si affloscia.

«Mi accompagni?» chiese Rugiada a Sirio.

«Su, su andate... che ho da fare» li spinse fuori il professore.


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Emancipazione - Racconto

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